giovedì 31 maggio 2018

NON LASCIARE LA MIA MANO
di Michel Bussi

Trama

Un omicidio non è un omicidio se non c’è un cadavere, e il cadavere di Liane Bellion non si trova. Eppure ci sono schizzi di sangue nella sua camera d’albergo. Ed è sparito un coltello. E qualcuno giura di aver visto il marito, Martial, spingere un carrello fino al parcheggio con fare sospetto: il cadavere della moglie? E’ la settimana di Pasqua e l’isola della Réunion, paradiso tropicale francese in mezzo all’oceano Indiano, pullula di turisti, il che non impedisce alla giovane e ambiziosa comandante della brigata di gendarmeria, Aja Purvi, di affrontare il caso senza riguardi per nessuno. Nelle indagini è coadiuvata dal fido sottotenente Christos Konstantinov, uno strampalato cinquantenne che sull’isola è soprannominato il “profeta”, gran bevitore e fumatore di marijuana nonché fine investigatore. E’ caccia all’uomo sull’isola intensa, come i francesi chiamano La Réunion: un vulcano di più di duemila metri circondato da deserti di cenere, foreste tropicali e barriere coralline; uno scoglio nell’oceano popolato da un variopinto miscuglio di razze unico nel suo genere. La rocambolesca fuga del protagonista ha dell’incredibile: come fa un uomo solo, con una bambina di sei anni al seguito, a sgusciare continuamente tra le maglie dello spiegamento di forze più imponente che sia mai stato messo in atto sull’isola? Ma forse c’è lo zampino di una misteriosa dama azzurra con l’ombrello...




A cura di Feddy
Dopo essermi innamorata di "Ninfee Nere" e "Tempo Assassino", avevo una gran voglia di leggere anche questo terzo libro dell’autore.
In questo romanzo ci troviamo sull’Isola della Rèunion, nell’Oceano Indiano. 

Martial, padre di famiglia, insieme alla moglie Liane ed alla figlia Josepha decidono di trascorrere qualche giorno di vacanza su quest’isola vulcanica così bella ed allo stesso tempo così spaventosa. Tutto sembra procedere per il meglio fino a quando la moglie scompare improvvisamente e sull’isola iniziano ad avvenire delle strane morti sospette.
Tutti i dubbi, ovviamente, ricadono sul marito che decide di attuare un piano per scappare insieme alla figlia e far perdere le proprie tracce.
Michel Bussi ha sempre quella abilità di tenere il lettore incollato alle pagine, perché ogni scena, anche la più insignificante, è descritta con suspance e mistero.
I personaggi vengono descritti un po’ alla volta: vengono introdotti nel racconto, ed ogni nostra perplessità circa il "chi sono?" e "cosa c'entrano con la storia??" viene chiarita riga dopo riga.
Alcuni di essi sono solo un contorno, altri diventano protagonisti, tuttavia ogni volta che ho optato per una pista da seguire, la mia scelta si è rivelata quella sbagliata.
Passato e presente si fondono attirando l’attenzione del lettore su tutti quegli aspetti che possono aiutare a risolvere il mistero, ma l’intreccio è talmente sublime che si scioglie lentamente fino ad arrivare all’ultima pagina.
A tratti l'ho odiato per quanto fosse fuorviante l'intera vicenda, poi improvvisamente il ritmo accelera e tutto viene svelato; ciò mi ha ampiamente soddisfatta.
Lo stile di scrittura è leggero e per nulla scontato. L’ambiente, ancora una volta, è un elemento indispensabile della narrazione. L’isola è descritta in modo così meticoloso che sembra di viverla: ho percepito il caldo del vulcano, l’umidità della nebbia e la bellezza della barriera corallina, ecc….
Insomma, lettura super consigliata.  Per chi non l’avesse ancora fatto, consiglio anche le letture di "Ninfee Nere" e "Tempo Assassino".


Edizione: E/O
Genere: Thriller e Gialli
Pagine: 368
Prezzo di copertina: 16€



domenica 27 maggio 2018

LA CAMERA AZZURRA
di Georges Simenon

Trama

Sei così bello" gli aveva detto un giorno Andrée "che mi piacerebbe fare l'amore con te davanti a tutti...". Quella volta Tony aveva avuto un sorriso da maschio soddisfatto: perché era ancora soltanto un gioco, perché mai nessuna donna gli aveva dato più piacere di lei. Solo quando il marito di Andrée era morto in circostanze non del tutto chiare, e Tony aveva ricevuto da lei il primo di quei brevi, sinistri biglietti anonimi, solo allora aveva capito, e aveva cominciato ad avere paura. Ancora una volta, nel suo stile asciutto e rapido Simenon racconta la storia di una passione divorante e assoluta, che non indietreggia nemmeno di fronte al crimine. Anzi, lo ripete.





A cura di Feddy
Con grande maestria Simenon ci accompagna tra le pagine di questo libro, che racconta la storia di Tony e Andrée, due amanti che vivono la loro relazione extraconiugale tra le pareti della camera azzurra.
Le storie di tradimento sono spesso presenti nella letteratura ma, con questo romanzo, l’autore decide di dare importanza alle parole dette e non dette, piuttosto che a fatti o colpi di scena che caratterizzano spesso il genere giallo/poliziesco.
Ogni parola ha un peso, un’importanza e una conseguenza.. una storia ad alto tasso psicologico che mette sotto pressione i protagonisti, li provoca, li analizza e cerca di sfruttare ogni loro debolezza.
Il tempo cronologico viene interrotto più volte da flashback che vivacizzano la lettura. Le ambientazioni e i personaggi secondari vengono descritti quanto basta per darci idea di cosa sta succedendo, senza farci distogliere lo sguardo dai veri protagonisti.
Con la camera azzurra Simenon non ci delude: 153 pagine con tutto l’essenziale per una storia d’effetto e con un finale dal sapore agrodolce.
E’ il primo che leggo al di fuori del personaggio di Maigret, ma sicuramente è da approfondire con altri titoli.
Assolutamente consigliato!

Edizione: Adelphi
Genere: Narrativa moderna e contemporanea
Pagine: 153
Prezzo di copertina: 10€


martedì 15 maggio 2018

PARIGI E' SEMPRE UNA BUONA IDEA
di Nicolas Barreau

Trama

"Parigi è sempre una buona idea, aveva detto sua madre. Non importa se sei felice o triste, non importa se sei innamorato o no. Anzi, quando sei triste o non sei innamorato, Parigi è addirittura un'ottima idea"

Talentuosa illustratrice, Rosalie è famosa per i biglietti d'auguri personalizzati che realizza a mano. Ed è un'accanita sostenitrice dei rituali: il café crème la mattina, una fetta di tarte au citron nelle giornate storte, un buon bicchiere di vino rosso dopo la chiusura della papeterie. I rituali aiutano a fare ordine nel caos della vita, ed è per questo che ogni anno, per il suo compleanno, Rosalie fa sempre la stessa cosa: sale i 704 gradini della Tour Eiffel fino al secondo piano e, con il cuore in gola, lancia in aria un biglietto su cui ha scritto un desiderio. Ma finora nessuno è mai stato esaudito. Tutto cambia il giorno in cui un anziano signore entra come un ciclone nella papeterie. Si tratta del famoso scrittore per bambini Max Marchais, che le chiede di illustrare il suo nuovo libro. Rosalie accetta felice e ben presto i due diventano amici, La tigre azzurra ottiene premi e riconoscimenti e si aggiudica il posto d'onore in vetrina. Quando, poco tempo dopo, un affascinante professore americano, attratto dal libro, entra in negozio, Rosalie pensa che il destino stia per farle un altro regalo. Ma prima ancora che si possa innamorare, ha un'amara sorpresa. Perché l'uomo è fermamente convinto che la storia della Tigre azzurra sia sua...



A cura di Feddy
Appena letta l’ultima riga ho sospirato e, con gli occhi a cuore, mi sono messa a computer.
Parigi: tra le stradine di questa città troviamo la Papeterie di Rosalie, una cartoleria dal carattere vintage, con le insegne in legno, la campanella appesa sulla porta d’entrata e gli espositori contenenti cartoline e biglietti personalizzati e illustrati dalla stessa proprietaria.
La giovane donna non è completamente soddisfatta dalla propria vita a causa del fidanzato personal trainer ossessionato dalla sana alimentazione e dalla madre un po’ troppo invadente. Un giorno, in modo un po’ rocambolesco, riceve la visita del famoso scrittore per bambini Max Marchais, che le chiede di illustrare il suo nuovo libro “La Tigre Azzurra”: inizia così un bellissimo rapporto d’amicizia  e di fiducia.
New York:  Robert è un ragazzo, orfano di padre, che deve capire cosa vuol fare della sua vita. La sua fidanzata e lo zio lo vorrebbero avvocato nello studio legale di famiglia, mentre lui desidera inseguire il sogno di insegnare letteratura sulle orme del grande Shakespeare.
Alla morte della madre riceve in eredità un manoscritto con una storia che lei gli raccontava tutte le sere prima della buonanotte.
Esiste un modo migliore per schiarirsi le idee, se non quello di passare qualche settimana a Parigi?
Ed è così che si intrecciano le storie di tutti i protagonisti tra malintesi, bugie e cose non dette, in modo forse non troppo originale, ma sicuramente romantico. 
Il romanzo, infatti, assume quei toni pastello che fanno subito pensare alla Ville Lumière.
Ho letto altri libri di Nicolas Barreau e li ho amati tutti perché, con leggerezza, regala qualche ora di spensieratezza e fa partire immediatamente la fantasia verso la città romantica per eccellenza.
La descrizione della capitale, così vivida e particolareggiata, è il tratto distintivo che ho trovato in ogni suo romanzo. So di essere un po' di parte perché amo quella città, ma sono sicura di poter invogliare tutte quelle persone che, fino a questo momento, non l’hanno potuta vedere con i propri occhi. 
Una lettura poco impegnativa per evadere verso una storia d’amore in perfetto stile parigino.

Edizione: Feltrinelli
Genere: Narrativa Moderna e Contemporanea
Pagine: 272
Prezzo di copertina: 15€









mercoledì 9 maggio 2018

1Q84 LIBRO 1 e 2. APRILE-SETTEMBRE 
di Haruki Murakami

Trama

“Non si può scegliere come nascere, ma si può scegliere come morire.”

1984, Tokyo. Aomame è bloccata in un taxi nel traffico. L'autista le suggerisce, come unica soluzione per non mancare all'appuntamento che l'aspetta, di uscire dalla tangenziale utilizzando una scala di emergenza, nascosta e poco frequentata. Ma, sibillino, aggiunge di fare attenzione: "Non si lasci ingannare dalle apparenze. La realtà è sempre una sola". Negli stessi giorni Tengo, un giovane aspirante scrittore dotato di buona tecnica ma povero d'ispirazione, riceve uno strano incarico: un editor senza scrupoli gli chiede di riscrivere il romanzo di un'enigmatica diciassettenne così da candidarlo a un premio letterario. Ma "La crisalide d'aria" è un romanzo fantastico tanto ricco di immaginazione quanto sottilmente inquietante: la descrizione della realtà parallela alla nostra e di piccole creature che si nascondono nel corpo umano come parassiti turbano profondamente Tengo. L'incontro con l'autrice non farà che aumentare la sua vertigine: chi è veramente Fukada Eriko? Intanto Aomame (che pure non è certo una ragazza qualsiasi: nella borsetta ha un affilatissimo rompighiaccio con cui deve uccidere un uomo) osserva perplessa il mondo che la circonda: sembra quello di sempre, eppure piccoli, sinistri particolari divergono da quello a cui era abituata. Finché un giorno non vede comparire in cielo una seconda luna e sospetta di essere l'unica persona in grado di attraversare la sottile barriera che divide il 1984 dal 1Q84. Ma capisce anche un'altra cosa: che quella barriera sta per infrangersi.




A cura di Gioak
Ho conosciuto Murakami con il romanzo “Nel segno della pecora”: mi ha deluso. 
E giù ad interrogarmi sui perché di questo fallimento..non mi ha preso per niente; troppe stranezze e fatti incomprensibili. 
I numeri delle vendite di Murakami dicono che è un autore apprezzato in tutto il mondo. Gli rinnovo la fiducia con “Norwegian Wood”: l’ho letto tutto di un fiato, son bastati 5 giorni.
Dopo anni ed anni di osservazione sulle scaffalature delle librerie e delle biblioteche..decido di acquistare sul mio Kindle “1Q84”.
Le vicende dei primi 2 libri mi intrigano, si fanno leggere bene, non tradiscono il talento dell’autore nel parlare del niente più assoluto, per poi dare sferzate improvvise e regalare fatti fondamentali per la comprensione del libro. 
L’universo parallelo, l’amore, la giustizia e la lotta eterna delle forze del bene contro quelle del male: 
questi sono gli ingredienti delle storie nella storia, di cui Murakami svela i segreti con incredibile abilità. 
Quando si arriva all’ultima pagina non si può che cercare immediatamente 1Q84 Libro3 per andare fino in fondo e scoprire che fine faranno Tengo e Aomame, e anche i Little People!!

Non è tra i miei libri preferiti, ma certamente è stato una piacevole lettura, di cui ho apprezzato lo stile narrativo e la divisione dei capitoli “dal punto di vista Aomame” e “dal punto di vista Tengo”. 


Edizione: Einaudi
Genere: Narrativa Moderna e Contemporanea
Pagine: 750
Prezzo di copertina: 20€
Prezzo E-Book: 6.99€

martedì 1 maggio 2018

LE OTTO MONTAGNE
di Paolo Cognetti

Trama
Pietro è un ragazzino di città, solitario e un po' scontroso. La madre lavora in un consultorio di periferia, e farsi carico degli altri è il suo talento. Il padre è un chimico, un uomo ombroso e affascinante, che torna a casa ogni sera dal lavoro carico di rabbia. I genitori di Pietro sono uniti da una passione comune, fondativa: in montagna si sono conosciuti, innamorati, si sono addirittura sposati ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. La montagna li ha uniti da sempre, anche nella tragedia, e l'orizzonte lineare di Milano li riempie ora di rimpianto e nostalgia.
Quando scoprono il paesino di Grana, ai piedi del Monte Rosa, sentono di aver trovato il posto giusto: Pietro trascorrerà tutte le estati in quel luogo «chiuso a monte da creste grigio ferro e a valle da una rupe che ne ostacola l'accesso» ma attraversato da un torrente che lo incanta dal primo momento. E lí, ad aspettarlo, c'è Bruno, capelli biondo canapa e collo bruciato dal sole: ha la sua stessa età ma invece di essere in vacanza si occupa del pascolo delle vacche.
Iniziano cosí estati di esplorazioni e scoperte, tra le case abbandonate, il mulino e i sentieri piú aspri. Sono anche gli anni in cui Pietro inizia a camminare con suo padre, «la cosa piú simile a un'educazione che abbia ricevuto da lui». Perché la montagna è un sapere, un vero e proprio modo di respirare, e sarà il suo lascito piú vero: «Eccola lí, la mia eredità: una parete di roccia, neve, un mucchio di sassi squadrati, un pino». Un'eredità che dopo tanti anni lo riavvicinerà a Bruno.



A cura di Feddy
La montagna è roccia, boschi, laghi, passeggiate e pascoli. 
La montagna è fatica, sudore, sfida, determinazione e tenacia.
Lo sa bene Paolo Cognetti che tra queste pagine ha voluto raccontare la storia di Pietro, un ragazzino milanese che trascorre le vacanze estive nel paese di Grana, ai piedi del Monte Rosa. Dapprima  Pietro osserva il padre partire la mattina presto e rientrare in serata o dopo giorni di cammino, poi crescendo ha avuto modo di accompagnarlo su quelle cime così belle e allo stesso tempo così pericolose. Insieme vivono la montagna "strato per strato" dalle parti ombrose dei boschi ai prati verdi fino a giungere alla roccia ed alle cime innevate.
Durante le escursioni Pietro osserva la trasformazione del padre che cerca di coinvolgerlo e farlo appassionare al suo mondo. Quello stesso padre dal carattere burbero e sempre un po’ scontroso, con il quale non è mai riuscito ad instaurare un rapporto solido e confidenziale.
Estate dopo estate Pietro fa amicizia con Bruno, un ragazzo del posto che si dedica all’alpeggio d’alta quota di proprietà della sua famiglia. Anche Bruno ha un rapporto strano con suo padre, sempre poco frequente e poco interessato alla vita del figlio che viene cresciuto quasi esclusivamente dalla madre e dagli zii.
Il rapporto tra i due ragazzi si perde negli anni, fino ad interrompersi per un certo periodo, ma il destino ha in mente un piano diverso riservato a loro. Una storia forte dove si mettono in risalto i rapporti d'amicizia e familiari, ma soprattutto dove la Potenza della natura sembra farla da padrona. Ogni ambientazione è descritta a regola d’arte, tanto che tutti i cinque sensi vengono stimolati nella lettura. Ci sembra di vivere ogni fatica con il fiato sospeso. 
Non ho mai trovato noiosa nessuna parte della narrazione, che con semplici parole ci fa capire anche gli aspetti più tecnici di un mondo che non è fatto solo di discese ripide con gli sci.
Durante la lettura si intraprende una sorta di viaggio spirituale che fino all’ultima pagina ti tiene col fiato sospeso.
Questo romanzo, che ha fatto vincere il premio Strega 2017 a Paolo Cognetti, lo consiglio a tutti coloro che sono interessati alle relazioni umane ed ovviamente a tutti gli amanti della Montagna.

Edizione: EINAUDI
Genere: Narrativa
Pagine: 208
Prezzo di copertina: 18.50€