di Michel Bussi
Trama
Un omicidio non è un omicidio se non c’è un cadavere, e il cadavere di Liane Bellion non si trova. Eppure ci sono schizzi di sangue nella sua camera d’albergo. Ed è sparito un coltello. E qualcuno giura di aver visto il marito, Martial, spingere un carrello fino al parcheggio con fare sospetto: il cadavere della moglie? E’ la settimana di Pasqua e l’isola della Réunion, paradiso tropicale francese in mezzo all’oceano Indiano, pullula di turisti, il che non impedisce alla giovane e ambiziosa comandante della brigata di gendarmeria, Aja Purvi, di affrontare il caso senza riguardi per nessuno. Nelle indagini è coadiuvata dal fido sottotenente Christos Konstantinov, uno strampalato cinquantenne che sull’isola è soprannominato il “profeta”, gran bevitore e fumatore di marijuana nonché fine investigatore. E’ caccia all’uomo sull’isola intensa, come i francesi chiamano La Réunion: un vulcano di più di duemila metri circondato da deserti di cenere, foreste tropicali e barriere coralline; uno scoglio nell’oceano popolato da un variopinto miscuglio di razze unico nel suo genere. La rocambolesca fuga del protagonista ha dell’incredibile: come fa un uomo solo, con una bambina di sei anni al seguito, a sgusciare continuamente tra le maglie dello spiegamento di forze più imponente che sia mai stato messo in atto sull’isola? Ma forse c’è lo zampino di una misteriosa dama azzurra con l’ombrello...
A cura di Feddy
Dopo essermi innamorata di "Ninfee Nere" e "Tempo Assassino", avevo una gran voglia di leggere anche questo terzo libro dell’autore.In questo romanzo ci troviamo sull’Isola della Rèunion, nell’Oceano Indiano.
Martial, padre di famiglia, insieme alla moglie Liane ed alla figlia Josepha decidono di trascorrere qualche giorno di vacanza su quest’isola vulcanica così bella ed allo stesso tempo così spaventosa. Tutto sembra procedere per il meglio fino a quando la moglie scompare improvvisamente e sull’isola iniziano ad avvenire delle strane morti sospette.
Tutti i dubbi, ovviamente, ricadono sul marito che decide di attuare un piano per scappare insieme alla figlia e far perdere le proprie tracce.
Michel Bussi ha sempre quella abilità di tenere il lettore incollato alle pagine, perché ogni scena, anche la più insignificante, è descritta con suspance e mistero.
I personaggi vengono descritti un po’ alla volta: vengono introdotti nel racconto, ed ogni nostra perplessità circa il "chi sono?" e "cosa c'entrano con la storia??" viene chiarita riga dopo riga.
Tutti i dubbi, ovviamente, ricadono sul marito che decide di attuare un piano per scappare insieme alla figlia e far perdere le proprie tracce.
Michel Bussi ha sempre quella abilità di tenere il lettore incollato alle pagine, perché ogni scena, anche la più insignificante, è descritta con suspance e mistero.
I personaggi vengono descritti un po’ alla volta: vengono introdotti nel racconto, ed ogni nostra perplessità circa il "chi sono?" e "cosa c'entrano con la storia??" viene chiarita riga dopo riga.
Alcuni di essi sono solo un contorno, altri diventano protagonisti, tuttavia ogni volta che ho optato per una pista da seguire, la mia scelta si è rivelata quella sbagliata.
Passato e presente si fondono attirando l’attenzione del lettore su tutti quegli aspetti che possono aiutare a risolvere il mistero, ma l’intreccio è talmente sublime che si scioglie lentamente fino ad arrivare all’ultima pagina.
Passato e presente si fondono attirando l’attenzione del lettore su tutti quegli aspetti che possono aiutare a risolvere il mistero, ma l’intreccio è talmente sublime che si scioglie lentamente fino ad arrivare all’ultima pagina.
A tratti l'ho odiato per quanto fosse fuorviante l'intera vicenda, poi improvvisamente il ritmo accelera e tutto viene svelato; ciò mi ha ampiamente soddisfatta.
Lo stile di scrittura è leggero e per nulla scontato. L’ambiente, ancora una volta, è un elemento indispensabile della narrazione. L’isola è descritta in modo così meticoloso che sembra di viverla: ho percepito il caldo del vulcano, l’umidità della nebbia e la bellezza della barriera corallina, ecc….
Insomma, lettura super consigliata. Per chi non l’avesse ancora fatto, consiglio anche le letture di "Ninfee Nere" e "Tempo Assassino".
Lo stile di scrittura è leggero e per nulla scontato. L’ambiente, ancora una volta, è un elemento indispensabile della narrazione. L’isola è descritta in modo così meticoloso che sembra di viverla: ho percepito il caldo del vulcano, l’umidità della nebbia e la bellezza della barriera corallina, ecc….
Insomma, lettura super consigliata. Per chi non l’avesse ancora fatto, consiglio anche le letture di "Ninfee Nere" e "Tempo Assassino".
Edizione: E/O
Genere: Thriller e Gialli
Pagine: 368
Prezzo di copertina: 16€